Il sito growthhackingitalia.com definisce il Growth Hacking come un insieme di strategie di web marketing volte a far crescere il più velocemente un’impresa facendole acquisire il maggior numero di utenti. Questa disciplina è stata utilizzata da aziende che hanno avuto una crescita incredibile, come Facebook, Uber, Twitter e molte altre.
In pratica il ruolo di un growth manager consiste nell’essere un’intersezione tra il marketing e lo sviluppo del prodotto ed è focalizzato sul miglioramento dell’acquisizione, attivazione, permanenza e spesa dei clienti. Inoltre, mentre prima i prodotti erano fisici, oggi sono anche digitali e di conseguenza anche i metodi di distribuzione sono cambiati, infatti, sono a disposizione nuovi canali che danno accesso a milioni di utenti ad un prezzo estremamente competitivo.
Per svolgere il proprio lavoro in maniera efficiente, un growth hacker deve ideare e sviluppare strategie di crescita che coinvolgono quasi tutti i team aziendali, inoltre, ha bisogno di eseguire velocemente esperimenti, significa effettuare sperimentazione continua e di poter avere piena tracciabilità dei dati.
In conclusione, il marketing tradizionale utilizza al meglio i canali classici per ottenere visibilità, invece, con il growth hacking si chiede quali siano i migliori canali per crescere, partendo praticamente da zero. Ogni canale verrà testato per valutare quale sia quello che genera il miglior risultato al minor costo.
Fonte: Forbes
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